Il centro abitato si è sviluppato a cavallo del nodo stradale Scapacchiò, già Stradona, importante arteria di comunicazione con Padova, con l'area nord-occidentale dei Colli Euganei e la riviera Berica.

In epoca medievale e veneziana lungo questo strada si svolgeva un discreto traffico commerciale e postale. Nel XVII secolo, quando il castello di San Martino diventò scalo commerciale del traffico fluviale lungo il fiume Bacchiglione, attraverso la Fossona confluivano i burci carichi di tronchi d'albero provenienti dai boschi della Carpaneda (Bastia), di Cervarese e dalla zona nord - occidentale dei Colli, nonché la trachite della cava di Montemerlo e la calce che veniva prodotta nella fornace del colle Sereo (Fornasetta), materie prime di cui venivano fornite le città di Padova, Venezia e Chioggia, per la costruzione dei palazzi, chiese e piazze.

La storia religiosa di Fossona è quella dell'antica comunità cristiana di Cervarese S. Croce, alla quale appartenne fino al 1950, quando divenne parrocchia autonoma.

Come comunità civile Fossona invece si forma già nella prima metà dell'Ottocento. Con la costituzione territoriale del Comune di Cervarese S. Croce, in forza del Decreto napoleonico del 25 marzo 1807, la località Fossona venne a trovarsi al centro del territorio comunale dividendo di conseguenza il cuore amministrativo del comune.

La sede municipale venne trasferita da Cervarese a Fossona ancora prima dell'unità d'Italia, ma il nuovo municipio fu costruito a partire dal 1880 e inaugurato il 20 settembre 1882 dal sindaco Gaspare Pacchiarotti, parente dell'omonimo musicista. Sul timpano della facciata del palazzo comunale furono poste, scolpite sulla pietra, due mani che si stringono; rappresentano un simbolico patto d'alleanza e di concordia che unisce le tre frazioni del comune, Cervarese S. Croce, Fossona e Montemerlo.

Le carte topografiche della seconda metà dell'800 indicano la località di Fossona con la denominazione "Crosara" e successivamente nella prima carta dell'IGM "Crosara Fossona".

Nel 1907 a Fossona arriva il telefono pubblico, nel 1911 viene costruita la scuola elementare, mentre la luce elettrica arriverà solo dopo il 1924. L'agglomerato urbano fino agli anni '50 era costituito da poche abitazioni civili. Del vecchio nucleo rimangono gli edifici sulla strada provinciale all'incrocio, l'ex mulino, i palazzi Marin, Albanese e qualche altra costruzione vicino al municipio. L'ex casa del fascio fu costruita negli anni '20 e successivamente utilizzata come abitazione del medico condotto e ambulatorio. Nella campagna sono ancora sparse numerose case rurali, alcune delle quali conservano la tipologia originale dell'abitazione contadina veneta. Poco fuori dall'abitato, sulla strada per Cervarese si incontra il palazzo Nani Moncenigo, già Conti, circondato da un bel parco arricchito di alberi secolari. Spostandosi verso il parco di Frassanelle, immersa nel verde è sita la villa Locatelli, già De Lazzara, elegante edificio adattato nel '600 ad abitazione signorile. Dal vasto parco che la circonda si ammira una splendida visione dei colli.

La chiesa parrocchiale, dedicata a Sant'Antonio di Padova, fu costruita dopo alterne vicende per volontà e generoso concorso della popolazione della frazione, nel 1947. Il progetto in stile romanico modernizzato è dell'ing. Michele Carretta. L'interno, dignitoso e accogliente è arricchito di marmi pregiati, una bella vasca battesimale e alcune sculture in legno della Valgardena.

La piazzetta del municipio recentemente pavimentata in trachite nobilita il piccolo spazio verde che la affianca, dove nel 1981 fu eretto il monumento dedicato a tutte le vittime delle guerre e della violenza.

Nel pannello di bronzo fissato su due blocchi in trachite, lo scultore Piero Perin ha raffigurato una madre angosciata accanto al figlio caduto in guerra. Il vecchio monumento ai caduti eretto nel 1949 sulla piazza del municipio fu spostato qualche anno fa sullo spiazzo al lato della provinciale.

Da un'economia prevalentemente agricola, Fossona si sviluppò a partire dagli anni '60, quando nel comune di Cervarese prese avvio un opportuno progetto d'industrializzazione per frenare il forte esodo di famiglie e giovani verso zone di maggiore richiamo industriale ed occupazionale.

Con l'insediamento del primo laboratorio di pellicceria nel 1962, per Fossona e centri limitrofi fu l'inizio di quel vistoso fenomeno "pelliccia" che significò una decisiva svolta economica e sociale che via via si è estesa all'intero comprensorio. Ma a fregiarsi di "Centro internazionale della pellicceria" sarà il comune di Cervarese S. Croce, dove il settore ha avuto inizio per opera di un imprenditore inglese e si è consolidato formando tecnici pellicciai. L'Eurofur, divenuta subito l'industria leader a livello europeo, con un'area di mercato internazionale, negli anni '70 arrivò ad occupare oltre 550 dipendenti, e per gran parte di questi non rappresentò soltanto un posto di lavoro ma anche una "scuola", dalla quale molti artigiani pellicciai hanno avuto la preparazione per mettersi in proprio, quando la grande industria, colpita dalla crisi economica alla fine degli anni '70, cessò l'attività.

Ora a Fossona operano una Cooperativa di artigiani pellicciai e numerosi laboratori artigianali, ben introdotti nel mercato nazionale ed estero della pellicceria e d'abbigliamento.

Dal punto di vista edilizio Fossona ha conosciuto negli ultimi tempi una forte spinta espansionistica dovuta alla comoda viabilità che la collega agevolmente sia con Padova che con Vicenza. Ciò ha contribuito al miglioramento e all'ammodernamento dei servizi presenti nella frazione posta al centro del territorio comunale, sede del municipio e della direzione dell'istituto scolastico comprensivo.